MOTOCENTRATI - IL CENTRO ITALIA IN MOTO
Siamo in piena estate, in una settimana
di caldo eccezionale, partiamo in sella alla nostra
moto per una nuova avventura che attraverserà Toscana, Umbria, Lazio, Marche e
in particolare l’Abruzzo.
Partiamo pieni di dubbi
sull’abbigliamento adatto, certo, raccomandate sarebbero le tute in pelle per
ragioni di sicurezza ma a 40° come si fa ? indossiamo così giacca estiva
traforata, (anche troppo pesante), jeans da moto con protezioni, stivali in
pelle (!), casco e via…sob…da subito ci accorgiamo che climaticamente sarà una
settimana pesante ma…la valigia perfetta in moto è pura utopia!
1° TAPPA: Partiamo da
Genova, un po’ di autostrada fino a Grosseto e poi decidiamo una prima
deviazione dalla nostra meta serale. Facciamo una prima sosta per il pranzo a
Porto Santo Stefano sull’Argentario per poi rientrare verso l’interno seguendo
la zona del Viterbese (complice il solleone e l’annata secca il panorama è da
film western) fino a Montefiascone e il Lago di Bolsena dove, ormai arrivati al
pomeriggio, ci godiamo una fresca granita e un po’ di relax in riva al Lago.
Completiamo la giornata con una serata ad Orvieto dove pernottiamo in un
appartamento in centro. Dove avremmo dormito volentieri ? in fondo al Pozzo di
San Patrizio…bello frescooooo !!!
2° TAPPA: Si parte da
Orvieto di buon mattino in direzione Abruzzo – zona del Gran Sasso. Una prima
tappa ci porta con una bella strada che costeggia il Lago di Corbara a Todi ma,
qualche difficoltà nel trovare un parcheggio comodo per la moto, il centro
arroccato sulla collina unito purtroppo al caldo ancora più insistente del
giorno precedente ci fanno desistere e così ci rimettiamo in marcia. Arriviamo
a Spoleto un po’ prima di pranzo, ci facciamo forza e visitiamo il centro e
pranziamo in un baretto in una delle vie pedonali. Tornati alla moto il
termometro segna 44° !!!! Ci buttiamo un po’ di acqua addosso e ripartiamo,
dopo aver visitato l’Aquila, e giungiamo nel tardo pomeriggio in un borgo
incantato dell’Abruzzo: Santo Stefano di Sessanio. Ci fermeremo due notti in
una piccola e molto caratteristica casetta in pietra. Santo Stefano di Sessanio è interamente pedonale ma circondato da alcuni
piazzali dove parcheggiare auto/moto, lungo le minuscole vie lastricate ci sono
solo case in pietra, alcuni negozietti, alcuni ristoranti e un paio di alberghi
diffusi…un incanto! Il borgo è stato colpito dal terremoto del 2009 ma la
ricostruzione sta procedendo e i disagi sono minimi.
3° TAPPA: lasciamo
temporaneamente Santo Stefano di Sessanio e saliamo più in quota. Prima tappa
la Rocca di Calascio..beh, qui hanno girato ‘Il nome della rosa’ e ‘Lady
Hawke’…non servono altri dettagli: magico! Il panorama è molto particolare e ci
ricorda un luogo lontano visitato un paio di anni fa, le Highlands Scozzesi.
Con una bella strada panoramica, imperdibile per i motociclisti, proseguiamo
per Castel del Monte, Campo Imperatore (soprannominato il Tibet d’Italia perché
è un vasto altopiano), fino a raggiungere il rifugio Duca degli Abruzzi, dopo
essere stati costretti prima a una breve sosta perché ci sono in corso le
riprese di Top Gear America che prova la nuova Ferrari! Il vento a 2200 metri
si fa sentire…finalmente un po’ di fresco!
L’itinerario prevedeva poi di
prendere una deviazione in quota che attraversando Fonte Cerreto ci avrebbe
portati fra pascoli e conifere fino al Lago di Campotosto ma purtroppo non
avevamo percezione che questa zona si, a differenza delle altre visitate, è
stata colpita dal più recente terremoto (siamo vicinissimi ad Amatrice) e… prima
una strada interrotta ci costringe ad una deviazione lunga che forse ha reso
una sfacchinata eccessiva il viaggio e poi arrivati a Campotosto i cumuli di
macerie, il bar del paese o di ciò che è rimasto del paese trasferitosi in un
container, ci fanno rendere conto che toccare con mano i fatti è diverso che
vederli in televisione. Siamo combattuti fra la volontà di lasciare il nostro
piccolo contributo facendo comunque circolare un po’ di turismo in queste zone
devastate e l’imbarazzo di spiare nelle disgrazie altrui e così…ci prendiamo un
gelato e un caffè per poi fare ritorno a Santo Stefano di Sessanio e alla
nostra casetta in pietra dove dormiremo per la seconda notte.
4° TAPPA: oggi lasciamo
Santo Stefano di Sessanio e la zona del Gran Sasso per dirigerci verso il Parco
Nazionale d’Abruzzo e la sensazione sarà quella di passare dalle Highlands
scozzesi alle foreste canadesi: due paesaggi completamente differenti!
La prima sosta sono le Gole di
Stiffe che visitiamo con una visita guidata di circa 1h, certo non sono
famosissime e nemmeno fra le più belle che abbiamo visto in giro per il mondo
ma sicuramente meritano una deviazione. Prendiamo poi una bella strada
panoramica che sale in quota nel Parco del Silente e Velino per poi
ridiscendere a Sulmona…ci sono 39,5°…impossibile visitarla…sosta granita e via,
di nuovo in viaggio. Attraversiamo le Gole del Saggitario (MERAVIGLIOSE!),
Scanno, Passo Godi (una piccola Svizzera) e infine arriviamo nel tardo
pomeriggio a Pescassèroli. L’albergo prenotato, con piscina, ci
consente di riprenderci dal grande caldo patito durante la giornata. Siamo nel
cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo e tutto il paese gira intorno al mito
dell’orso marsicano che si trova raffigurato un po’ ovunque.
5° TAPPA: niente moto
oggi…beh, ogni tanto ci vuole! Tolti gli stivali e i pantaloni con le
protezioni, indossiamo scarpe da ginnastica e pantaloni da trekking. I percorsi
non mancano, noi scegliamo di rimanere ‘comodi’ e vicini ovvero in Val Fondillo
dove con una escursione di poco più di 4h fra andata e ritorno arriviamo prima
alla Grotta delle Fate con un comodo sentiero che segue un antico Tratturo e
successivamente con un sentiero piuttosto ripido traguarda al Passo dell’Orso,
un valico che segna il confine fra Abruzzo e Lazio. Pernottamento a
Pescasseroli.
6-7° TAPPA: lasciamo l’Abruzzo oggi, per noi è stata
una grande scoperta che consigliamo a tutti, motociclisti, e non. Ci dirigiamo
un po’ più a nord dove passeremo gli ultimi due giorni un po’ più in relax
prima di far rientro a casa. La zona scelta è quella di Porto Recanati, sia per
fare una giornata di spiaggia sia per visitare (in parte) la zona del Conero.
Si, solo in parte perché in realtà abbiamo visitato solo Numana e Sirolo
trascurando il Monte Conero perché quando dovevamo andare c’è stato un
temporale… Soggiorniamo presso,
un tre stelle con una stupenda vista mare e una tranquilla spiaggia privata a
servizio degli ospiti.
Qui termina il nostro viaggio in Centro Italia…alla prossima
avventura !
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