MALDIVE - I MILLE COLORI DELL'OCEANO INDIANO

Se mi chiedono se preferisco una giornata in spiaggia o una camminata in montagna, non ho dubbi: montagna!

Se mi chiedono se mi sono annoiata per due settimane in spiaggia su un'isola che si gira in 10' a piedi dico: No, e avessi potuto avrei fatto anche la terza!

E allora come mai?

Siamo stati alle Maldive alcuni anni fa, come 'ripiego' di un viaggio che non è andato in porto e come tanti, per comodità dell'ultimo minuto, siamo stati in un villaggio, un modo un po' diverso di viaggiare per noi abituati a muoverci in autonomia, ma un modo indubbiamente comodo e sicuro per chi, durante questo viaggio, vuole dedicarsi alle immersioni affidandosi a istruttori, centri e attrezzature con buoni standard di sicurezza. 

Le Maldive sono, come ben sapete, formate da diversi atolli e, ciascuno di questi atolli è a sua volta composto da numerose isole, alcune disabitate, alcune destinate ai resort, e altre abitate dalla gente del luogo.

La scelta dell'isola in cui destinare le vostre vacanze non è banale, non è vero che sono tutte uguali e non lasciatevi guidare unicamente dal prezzo. Valutate attentamente le vostre esigenze e tenete conto principalmente di due elementi:

- la distanza della barriera corallina dalla spiaggia. In alcune isole la barriera è molto distante e questo significa che per nuotare al di là, ovvero dove c'è la maggioranza dei pesci, può richiedere l'utilizzo di una barca che spesso è a pagamento e fa quindi salire di non poco il budget che avevate immaginato di spendere. Oltre a questo se la barriera è molto distante rischiate che il mare al di là sia molto agitato e poco fruibile in sicurezza. Se invece la barriera è troppo vicina, l'acqua al di qua della barriera rischia di arrivarvi alle caviglie rendendo impossibile fare il bagno

- la 'vista' dalla vostra spiaggia! mi spiego meglio: alcuni resort a basso costo sono sulle isole dell'atollo di Malé - l'isola dove c'è la capitale - si vicine all'aeroporto (non occorre aggiungere costi per idrovolante o barca veloce) ma possono avere la 'vista' sull'inceneritore della capitale, ovvero voi siete lì sulla vostra spiaggia, guardate il mare all'orizzonte e...eccolo lì! ...ma anche no!


Noi abbiamo scelto l'isola di Maayafushi e non ci siamo pentiti. La barriera è raggiungibile a piedi o nuotando se c'è l'alta marea, ed è tagliata in tre punti che sono una sorta di porta per la zona al di là della barriera. Lì l'acqua diventa improvvisamente molto alta e cambia decisamente colore acquistando una sfumatura blu profondo, ma è proprio lì che si concentra il maggior numero di pesci e coralli ed è un'emozione realmente impagabile! Se non siete provetti nuotatori e non vi sentite sicuri vi consiglio di fare come me, ovvero di non limitarvi a pinne e maschera ma di indossare un giubottino da snorkeling (vi allego per comodità il link di quello che uso io) per godervi senza più ansie lo spettacolo.


Quello che ancora non vi ho detto è come ho fatto a non annoiarmi. Semplice: adoro la natura e gli animali e ho scoperto che le ore con pinna e occhialini a guardare un 'acquario' passano velocissime !! Indispensabile per questo un ultimo consiglio: portatevi l'occorrente da casa e non affittatelo in loco perché lo pagherete uno sproposito.

In calce vi segnalo purtroppo una nota negativa...pare che le Maldive non siano ormai più fuori dal pericolo terrorismo e attentati...la povertà della popolazione che lavora, pagata pochissimo, a totale servizio del turismo occidentale ha innalzato il rischio di radicalizzazione... se visitate i villaggi infatti vi renderete perfettamente conto di quanto quello che a noi può sembrare un paradiso possa essere un inferno per chi vive in un luogo dove coltivare è praticamente impossibile e il lavoro è fatto di sfruttamento a beneficio di pochi...

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