CIMITERO MONUMENTALE DI STAGLIENO - GENOVA

Il Cimitero Monumentale di Staglieno, considerato uno dei più belli e affascinanti di Europa, è un museo a cielo aperto e, come tale, va visitato.



Nietzsche, Guy de Maupassant, l'Imperatrice Sissi, Mark Twain, Ernest Hamingway, sono solo alcuni dei nomi di letterati, filosofi e viaggiatori che hanno lasciato tracce delle loro visite al sito. 

Molti gli scultori famosi che hanno arricchito di suggestive statue, bassorilievi, marmi, colonnati, e templi delle oltre 2.000.000 di sepolture custodite fra viali, colline e boschi di questo pittoresco Cimitero.

Tante le tombe famose da visitare: Nino Bixio, Caterina Campodonico 'la venditrice di noccioline', Mary Constance Wilde (moglie di Oscar Wilde), Fabrizio De Andre', Gilberto Govi, Giuseppe Mazzini, Michele Novaro e molti altri.

Potete visitarlo chiaramente in autonomia o con una delle tante visite guidate che entrano nel dettaglio dei particolari delle statue facendovi fare un percorso di storia dell'arte e della società dalla metà dell'800 ad oggi. I pochi spiccioli destinati alla visita contribuiscono al restauro del Cimitero, onestamente in alcuni tratti veramente necessario...

Adesso sono a Genova. Qui c'è un mucchio di navi e un famoso cimitero, ricco di statue. E di statue, effettivamente, ce n'è molte. Vengono raffigurati interi, in grandezza naturale, non solo i defunti, ma persino le loro inconsolabili vedove, suocere e figli. C'è la statua d'una vecchia signora, che tiene in mano due ciambellette ucraine col ripieno. (Anton Čechov)

Dopo aver visitato le antiche e nobili dimore di Genova e ammirato alcuni quadri fra i quali i tre capolavori di Van Dyck, non rimane da vedere che il Camposanto, il più bizzarro, sorprendente, macabro e comico museo di sculture funebri che vi sia al mondo. Lungo l'immenso quadrilatero corre una galleria, come un chiostro gigantesco aperto su un cortile che accoglie le tombe dei poveri ricoperte da lapidi bianche come neve. Percorrendola, si passa davanti a una processione di borghesi di marmo che piangono i loro morti.
Che mistero! Queste statue testimoniano una grande capacità, un vero talento da parte degli artigiani che le hanno realizzate. La natura dei vestiti, delle camicie, dei pantaloni rivela una lavorazione di fattura stupefacente. Ho visto un abito di amoerro a cui i tagli netti della stoffa davano un aspetto di totale verosimiglianza. Non vi è niente di più irresistibilmente grottesco, mostruosamente ordinario, indegnamente comune di queste persone che piangono gli amati congiunti. (Guy de Maupassant)

Staglieno! Staglieno! Necropoli senza fine, paradiso del necrofilo mentale, giardino accademico dell'animista ateo! Staglieno, porto sepolto, sotterraneo, alle spalle della città portuale! (Guido Ceronetti)

Io amo te, antro dei sepolcri, | te, bugiarderia di marmo! | Sempre mi liberate l'anima | alla più libera beffa. (Friedrich Nietzsche)

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