MY OCTOPUS TEACHER - TORNANDO IN SUDAFRICA

 

Da oltre un anno abbiamo ben compreso che 'fisicamente' non è l'unico modo per viaggiare. In attesa di riprendere in mano le nostre vite, accontentandoci di piccoli momenti o del turismo di prossimità, stiamo valorizzando altri modi di viaggiare, attraverso libri, racconti, film e documentari.

Ed è proprio uno di questi ultimi che voglio consigliarvi. Ho mantenuto il titolo in lingua originale 'My Octopus Teacher', oltre perchè, se potete, consiglio la visione in inglese, ma anche perchè il titolo in italiano 'Il mio amico in fondo al mare' a mio avviso banalizza i contenuti.

Si tratta di una produzione Netflix, candidata all'oscar come miglior documentario.

La storia narra di un anno di esplorazioni di una piccola foresta sommersa nelle fredde e agitate acque del Sud Africa, senza bombole e senza muta. E' qui che Craig Foster ci porta alla scoperta di questo modo abitato da svariate creature. Incuriosito e, via via ossessionato, dall'osservazione della vita di un polpo e sorpreso dalla straordinaria intelligenza di questo piccolo, e forse anche apparentemente insignificante, animale.

Belle le riprese, pulite e non forzate dalla tecnologia, accompagnati dalla musica strumentale e dalla voce narrante di Craig, scopriamo il mondo sottomarino attraversando anche la riscoperta di se stessi e la rilettura della 'vita' del polpo e della nostra. Il regista e protagonista, osserva senza mai interferire con la natura, con grazia e rispetto.

Era tempo che non vedevo un documentario così bello ! Troppo spesso li trovo artefatti dall'uso dei computer e da un eccessivo utilizzo dei droni per le riprese, spettacolari certo, ma molto diversi dall'osservazione della realtà, quella che vediamo vivendo e viaggiando. My Octopus Teacher non è così, belle riprese ma anche molto realistiche.

Il mio amore per la natura e gli animali è risultato appagato da questo film-documentario, mi ha fatto vivere un mondo magico al quale non sono poi così affine non amando particolarmente l'acqua, e non praticando immersioni.

Durante l'ora e mezza del film, ho spesso pensato al coraggio che ci vuole ad immergersi in quelle acque, agitate, fredde e in solitaria, fra squali 'pigiama' e altre inquietanti creature. Quando sono stata in Sud Africa e ho fatto una escursione in barca al largo di Città del Capo, ero rimasta sconvolta dalla pericolosità di quelle acque http://orsiconlavaligia.blogspot.com/2017/12/un-viaggio-tre-stati-sud-africa-emirati.html


Già ... quando sono stata in Sud Africa... grazie piccolo Polpo di avermi riportato lì ! Buona vita ai tuoi piccoli... eh già, era femminuccia !


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