CROAZIA ON THE ROAD

Il pensiero di un viaggio in Croazia, confesso, è nato come ripiego legato al Covid. Tanta era la voglia di confrontarsi con usi, costumi e luoghi fuori dal territorio nazionale, ma non altrettanto forte era la voglia di fronteggiare rischi di cancellazione voli, quarantene, cambi di normative, burocrazia varia, ecc. Abbiamo così deciso di rimandare il viaggio nel Nord della Norvegia visto che per arrivarci occorreva un volo aereo con cambio e abbiamo scelto una meta raggiungibile con la nostra auto, in piena flessibilità. Abbiamo anche deciso di evitare il traghetto da Ancona che, dal nord ovest dove abitiamo, preso al ritorno, ci avrebbe consentito di arrivare più a sud, senza dover necessariamente strutturare un itinerario ad anello.

Beh, dobbiamo dire che è stato un viaggio che ci ha veramente sorpreso ! Abbiamo trovato belle strade, luoghi molto puliti, ottima organizzazione e tanta natura come piace a noi ! Di seguito i luoghi che abbiamo avuto il piacere di visitare.

ZAGABRIA - IL FASCINO DEL SOGGIORNO IN UN HOTEL DEL 1925


Zagabria è una piccola Capitale Europea, fuori dai circuiti di massa in quanto distante dalla costa, visitabile tranquillamente in un giorno (per le sole mete principali anche in mezza giornata). L'architettura è chiaramente di matrice austro ungarica e barocca, vi colpiranno immediatamente i sontuosi palazzi.

Le attrazioni principali sono raggiungibili tutte a piedi e si suddividono fra città bassa  e città alta. La città alta, per i più pigri, è collegata anche da una funivia.

Imperdibili sono la Cattedrale e la caratteristica Chiesa di San Marco (entrambe chiuse e non visitabili internamente - almeno quando siamo stati noi), il mercato di Dolac (aperto solo mattino), nel pomeriggio/sera vi potete godere l'atmosfera della città bassa, e le vivacissime vie strapiene di bar, pub, ristoranti e localini carini. Tanta la gente in giro.

Da visitare anche il cimitero di Mirogoj e il parco Maksimir con i suoi rilassanti viali e laghetti (raggiungibili entrambi con brevi tragitti un tram/autobus, semplici da utilizzare e frequenti).

Variegata è anche l'offerta dei musei, noi abbiamo deciso di visitarne uno molto particolare di cui avevamo sentito parlare 'il Museo delle Relazioni Interrotte'. E' una raccolta di piccoli oggetti, ognuno dei quali affiancato da un pannello che racconta la sua storia; sostanzialmente è una raccolta di memorie private, molte delle quali tristi e malinconiche, altre più scanzonate, di storie d'amore, di amicizia, o semplicemente di legami che si sono interrotti. Sicuramente molto originale !

Per visitare questa città noi ci siamo concessi un piccolo lusso, abbastanza accessibile, il soggiorno in un Hotel a 5 stelle che risale al 1925, l'Hotel Esplanade. Il suo fascino risale a quando svolgeva il suo servizio per l'adiacente stazione dove faceva tappa l'Orient Express. E' una grande struttura, restaurato mantenendo arredi e atmosfera dell'epoca, qui, negli anni, hanno soggiornato tanti personaggi famosi e fra questi c'è anche Agatha Christie (che però, va detto, non ha scritto qui Assassinio sull'Orient Express.


LAGHI DI PLITVICE - UN TRIONFO DI LAGHI E CASCATE !


Il Parco Nazionale dei laghi di Plitvice è un luogo di straordinaria bellezza, comodo e fruibile da tutti, e questo costituisce il suo principale problema... ma andiamo per passi:

Il parco, formato da 16 laghi, numerose cascate, si suddivide in due zone: laghi inferiori e laghi superiori. Protetto dall'UNESCO è visitabile attraverso vari percorsi di trekking di varie lunghezze, tutti lungo passerelle in legno che, indubbiamente, aggiungono fascino al luogo.

Indiscutibilmente il periodo migliore per visitarlo sarebbe la primavera quando l'acqua è al suo massimo e le fioriture fanno da contorno; altrettanto bello, per i colori, deve essere l'autunno. L'estate offre clima più stabile ma anche attira folle di persone. Noi abbiamo scelto di percorrere il sentiero più lungo (denominato K), per un totale di 18 km, ma rari sono stati i momenti in cui abbiamo potuto godere della solitudine amata dagli orsetti. 

La perfetta organizzazione del Parco mette infatti a disposizione due ingressi, ampi parcheggi, battelli che collegano le varie zone del parco e addirittura un trenino interno. Per questo motivo non mi delungo in altri dettagli che vi servono per organizzare la vostra escursione, perchè troverete tutto ciò che vi occorre nel sito ufficiale.. Ricordatevi di comprare in anticipo i biglietti (piuttosto costosi) per evitare le code in biglietteria e, se possibile, arrivate presto al mattino. In estate, i punti più belli sono frequentati da comitive di persone impegnate a farsi selfie che rendono addirittura difficile muoversi fra le passerelle.

Nulla da dire sulla bellezza dei paesaggi ma, nonostante avessimo scelto un giorno infrasettimanale,  indubbiamente avremmo preferito una stagione meno frequentata da villeggianti...

Per visitare la zona noi abbiamo soggiornato in un bell'appartamento a una manciata di chilometri dal parco, così abbiamo potuto goderci il mattino e non fare una sfacchinata; in tanti scelgono di visitarlo con una gita in giornata partendo da Zagabria, da Zara o addirittura da zone più distanti, sinceramente, a nostro modesto parere, così diventa solo una meta da 'gita delle pentole' e una pressochè inutile fatica.

KUTEREVO BEAR REFUGEE - ORSI E ORSETTI

Gli orsi popolano in abbondanza i monti croati, tanti sono i cartelli anche in autostrada che mettono in allerta gli automobilisti da un impatto con uno di questi grossi animali.

Poco prima di partire avevamo letto di questa organizzazione, gestita da volontari internazionali, che, nell'entroterra croato, un po' distante da tutto e tutti si occupa del recupero di orsi rimasti feriti, rimasti orfani troppo piccoli o recuperati dai circhi e che, in tutte le situazioni elencate, non possono più essere reintrodotti in natura.

Noi, orsi con la valigia, non potevamo esimerci da andarli a visitare !


Kuterevo in realtà a livello di chilometri non è così distante da alcune mete classiche croate, si trova infatti a circa 80 km dai Laghi di Plitvice e circa altrettanto da Zara; sicuramente bisogna considerare che però vi impegnerà fra viaggio e tempo dedicato all'avvistamento, una mezza giornata. La strada per arrivarci non è così complicata e facilmente raggiungibile impostando un gps, arrivando nel piccolo paese di Kuterevo i grandi murales vi indicheranno il punto esatto che ha un parcheggio dedicato.


L'ingresso è gratuito, gradita e raccomandata una donazione e l'acquisto di qualche ricordino (molto carino il miele nei vasetti a forma di orso). I volontari saranno a disposizione per darvi le indicazioni principali e rispondere alle vostre domande. L'atmosfera, in generale, è quella di una comune hippy anni '70.

Attualmente gli orsi sono 8, 3 più giovani e 5 adulti, suddivisi in due zone con grandi recinti. Nei recinti, seppur ovviamente non sono liberi, hanno spazio, alberi e arbusti per la loro privacy. Tenete conto che gli orsi... dormono... tanto... in particolare quando non sono costretti a procurarsi il cibo. Questo aspetto fa sì che, in particolare nelle ore più calde della giornata, non sia assolutamente facile avvistarli visto che sono nascosti sotto gli alberi a riposare.

Noi ne abbiamo visto bene uno appena arrivati che poi è 'sparito' e chi è arrivato dopo di noi non l'ha visto. L'altro dormiva molto distante dal recinto e anche molto ben mimetizzato (si vedeva parzialmente ed era riconoscibile solo dal movimento del respiro).

Possiamo solo sperare che gli intenti della struttura siano veritieri, che gli orsi siano veramente reduci da brutte storie e che non siano in qualche modo catturati appositamente. Se così è, consigliamo la visita !

ISOLA DI BRAC - IL SIMBOLO DELL'ADRIATICO


Dall'interno della Croazia, attraverso bei panorami fra monti, paesaggi brulli e, successivamente scorci di mare e isole, ci spostiamo sulla costa della Dalmazia. Dai Laghi di Plitvice ci dirigiamo verso sud, a Spalato, da dove ci imbarcheremo in un traghetto che ci porterà nell'isola che abbiamo scelto fra le tante che avremmo voluto visitare in questa zona di Mar Adriatico: l'isola di Brac (Brazza in italiano).

Arriviamo in porto dopo un po' di coda nel traffico cittadino, dal porto di Spalato in circa 50' di traghetto giungeremo a Supetar. I biglietti per il traghetto si possono acquistare su internet in anticipo ma non è possibile prenotare il posto e, se siete in auto, questa è un'arma a doppio taglio. Si arriva in porto, ci si mette in coda, e ci si imbarca nel primo traghetto con il posto disponibile. Può essere comodo se si ha fortuna, per noi è andata così all'andata, arrivati e in 30' eravamo imbarcati pronti all'attraversata, può essere scomodissimo se invece all'imbarco c'è tanta gente e magari camion e tir che occupano molto spazio. Al ritorno abbiamo atteso oltre 2 ore prima di poterci imbarcare (da fine agosto il numero di traversate si riduce molto e si allunga molto il tempo fra una corsa e l'altra) e questo, oltre ad essere disagevole, ci ha fatto perdere mezza giornata, ovvero abbiamo dovuto togliere una tappa prevista dal nostro itinerario.

Brazza è un'isola arida, montuosa, con tutti i servizi ma ancora non raggiunta dal turismo di massa. Noi abbiamo soggiornato a Bol, la cittadina più grande e anche la più vicina alla spiaggia iconica del Corno d'Oro. Abbiamo trovato in Bol la nostra dimensione ideale di vacanza al mare, vivace ma non caotica alla sera, mare cristallino, una bella spiaggia e tanti localini dove bere e mangiare ma senza ressa (almeno a settembre era così). Temiamo che fra qualche anno la situazione possa essere ben diversa visto che abbiamo visto tante, tante, case in costruzione.

Nei nostri giorni trascorsi sull'Isola di Brazza, abbiamo trascorso molte ore sulla Spiaggia del Corno d'Oro - Zlatni Rat. Si tratta di una spiaggia di ciottoli che si insinua per oltre 300 metri in un mare meraviglioso ! La vista dall'alto è stupefacente! La pineta, al centro del Corno, è popolata da piccoli chioschi che offrono street food di ogni genere, in modo discreto e non invasivo nella natura del luogo. Qui, oltre a nuotare, c'è anche una zona riservata agli sport acquatici adrenalitici, se non vi interessa praticarli, verso sera osservare gli appassionati di kite surf sarà un bel passatempo (alcuni erano veramente bravi !).

Oltre al relax, abbiamo anche fatto una escursione all'Eremo di Piaggia (Blaca). Il modo migliore per raggiungere il monastero è attraverso una escursione barca da Bol (ma quando siamo stati noi l'escursione non era disponibile). L'alternativa è un po' macchinosa: in auto bisogna recarsi al centro dell'isola attraverso la strada asfaltata (30km di percorrenza circa da Bol) e successivamente seguire una strada sterrata percorribile, con attenzione, anche da auto normali, per circa 4km. Lasciata l'auto bisogna poi, muniti di un paio di scarpe robuste - no infradito e sandali ! - seguire un sentiero nel bosco di pini per circa 2 km. Questa abitazione eremita e solitaria è stata fondata al 1551, quando i monaci, hanno costruito, in una grotta appartata, la loro casa per sfuggire alle invasioni dei turchi. E' possibile visitare il monastero per il tramite di una visita guidata (disponibile anche in italiano/inglese in concomitanza con l'escursione in barca), altrimenti vi dovrete accontentare della visita in croato o affidarvi, come è sucesso a noi, alla traduzione di qualche turista croato parlante inglese. Abbiamo trovato la visita interessante. Noi non l'abbiamo fatto, ma un altro modo simpatico per fare questa escursione potrebbe essere affittando un quad.

Nei pressi del Monastero, al centro dell'Isola non perdetevi infine il punto panoramico di Vidova Gora a circa 800 metri di altitudine, di qui la spiaggia del Corno d'Oro, la vedrete piccola piccola. Vidova Gora è raggiungibile da Bol anche a piedi attraverso un sentiero ma, data la poca, pochissima ombra, e il consistente dislivello da affrontare è da percorrere tassativamente alle prime ore del mattino.

CITTADINE CROATE: VISITA DI TROGIR (TRAU') E CAPOCESTO (PRIMOSTEN)

Il nostro itinerario croato continua a stupirci, volutamente escluse dal nostro tour le città costiere, non perchè non meritassero, ma per volontà di rimanere fuori dal traffico, ci dedichiamo alla visita di due piccoli borghi, alternativamente da noi 'conosciuti' con il nome italiano o quello croato: Trogir (Traù) e Capocesto (Primosten).

Traù si trova al centro della costa adriatica il cui piccolo e ben conservato centro storico si trova diviso/collegato alla terra ferma da una parte, e all'isola di Ciovo (Bua) dall'altra parte, da due ponti. E' un piccolo gioiello medievale, le sue tortuose viuzze pedonali risultano ben attrezzate per il turistico, ricco di ristorantini e bar, carico di vita (è il posto dove in assoluto abbiamo visto più gente). Dichiarato Patrimonio UNESCO, ha uno stampo architettonico chiaramente veneziano. 

Risulta facilmente visitabile partendo da Spalato anche se, secondo noi, merita trascorrere una serata a mangiar fuori negli animati localini, piuttosto che una giornata dove, se non fuori stagione, il caldo può risultare faticoso per visitarla (le spiagge non sono vicinissime - occorre un taxi boat o l'auto per raggiungerle). 


Noi abbiamo soggiornato appena fuori dal centro storico 'al di là del ponte' ma, se preferite, troverete disponibili delle caratteristiche case in pietra, molto caratteristiche e ben ristrutturate.

Primosten, è un altro borgo che a noi è piaciuto moltissimo ! Situato fra Spalato e Sibenico ha una impronta decisamente più marittima. Il centro storico è situato su un piccolo promontorio sul mare, una penisola unita alla terra ferma da un ponte. Circondato da mura e dal mare, ordinato, pulito e accogliente. I vicoli stretti, la chiesetta al centro del borgo, offre scorci su un bel mare cristallino e le tante isole e isolotti che punteggiano l'orizzonte. Per visitarlo bastano un paio di ore ma può essere una buona base per visitare i dintorni.

ATTERRAGGIO SU MARTE - ISOLA DI PAG

E dire che io a Pag non volevo proprio andare, condizionata dalle notizie legate al covid e ai vari focolai che, in particolare nel 2020, hanno funestato le serate delle discoteche della spiaggia di Zrce, luogo noto per bagordi notturni e dirni di ragazzi molto, molto giovani.

Il soggiorno a Pag è stato organizzato quindi un po' per ripiego, perchè in altre zone, prenotando all'ultimo, non avevamo trovato soluzioni che incontravano il nostro gusto...e invece, con l'isola di Pag è stato amore a prima vista !

Arrivati da sud, superata Zara, percorriamo il ponte che collega l'isola con la terraferma; come tutti, ci fermiamo nell'area di sosta prospicente il Ponte e il panorama che incontriamo, fra il blu del mare e le terre brulle e senza costruzioni, ci fa subito capire che 'il pianeta Marte' ci aspetta. Attraversiamo il ponte, fra curve, salite, discese, qualche cespuglio e pecore, per arrivare all'omonima cittadina di Pag, dove ci fermiamo per una breve sosta.

Pag è un paesotto carino ma che offre poco, più che altro un buon luogo per fare spesa visti i grandi supermercati che circondano il paese. Fatta scorta di birra e formaggio locale, ci trasferiamo quindi a Kolan, a metà dell'isola, dove avevamo affittato un meraviglioso bungalow con piscina privata direttamente sul mare, un piccolo lusso dal quale non saremmo mai più voluti separare !

Il nostro itinerario prevede di effettuare un trekking denominato 'life on Mars'. Il giorno successivo, di buon mattino, raggiungiamo in auto l'abitato di Metajna, noto, purtroppo, per essere stato anche sede di un campo di concentramento.

Da Metajna, grazie alle app dedicate all'escursionismo, riusciamo a trovare l'imbocco del sentiero. Purtroppo qui le indicazioni sono scarsissime, nessun cartello con una mappa dei sentieri, nessuna indicazione sui tracciati anche se invece sul sentiero si trovano sempre i segnavia che però, se non siete accompagnati da una guida non sarete mai sicuri di dove portino...decidete quindi voi se affidarvi alla app o se preferite partecipare a una escursione guidata. E dire che il tracciato, oltre a essere meraviglioso, è anche sede di una gara di trail running piuttosto famosa.

Noi decidiamo di avventurarci lungo il sentiero che costeggia, nella prima parte, il mare, in direzione sud, lungo uno scenario incredibile ! Non abbiamo incontrato praticamente nessuno, solo qualche branco di pecore selvagge, mare blu cobalto e roccia bianca, nessun albero, nessuna costruzione. Indispensabile indossare scarpe adeguate, essere preparati per il forte sole, per l'altrettanto forte vento, e avere una scorta d'acqua sufficiente per non trovarsi in difficoltà. 

Dopo il tratto lungo il mare, superata una roccia a strapiombo dove è stata allestita una  breve ferrata (che non è indispensabile affrontare per proseguire il percorso) il sentiero piega verso l'interno, lungo un faticoso canyon. Qui sembra di essere nel deserto, lontano dal meditterraneo, lontano dall'europa, il paesaggio è incredibile !

Prevale il senso di desolazione e, in alcuni, la condizione di totale isolamento, potrebbe causare un po' di inquietudine.

Abbiamo percorso circa 14km, praticamente senza incontrare nessuno, prima di ritornare, con un giro ad anello, a Metajna, punto di partenza della nostra faticosa camminata. Ci attende un pomeriggio di relax in piscina, dopodichè, il giorno successivo, con un breve traversata in traghetto, torneremo sulla terraferma, in direzione nord, si comincerà infatti il viaggio di rientro verso casa.

VERSO CASA, L'ISOLA DI KRK

Sbarcati dal traghetto che dall'isola di Pag ci ripota verso nord, imbocchiamo una meravigliosa strada costiera con dolci curve e spettacolari panorami sulle prospicienti isolette. Rimpiangiamo in questo tratto la scelta di viaggiare in auto e non con la nostra motocicletta...sarà per una prossima volta... Ci dirigiamo verso l'isola di Krk che, di fatto, sarà l'ultima tappa prima di fare rientro a casa.

Soggiorneremo a Krk due notti, provando una sistemazione particolare ma allo stesso tempo tipica di queste zone, il glamping. In mezzo agli ulivi, a circa 10km dall'omonima cittadina di Krk, la struttura che abbiamo prenotato offre 9 tende con struttura interna in muratura, attrezzata con bagno e cucina e addirittura una piccola piscina privata, i muri perimetrali sono invece una tenda da campeggio. Soggiorno divertente, da provare, ma consigliamo di fare attenzione al dove e al quando per le differenze di temperatura, noi di notte abbiamo avuto piuttosto freddo.

Nei due giorni di soggiorno, oltre al borgo di Krk (Veglia in italiano), ci dedicheremo a un bel trekking con partenza da Baska, la punta estrema dell'isola. In auto percorriamo una bella strada tutta curve contornata da foreste (dall'ambientazione 'desertica' di Pag, l'ultima isola visitata, si nota il netto cambio di panorama), parcheggiamo, per nostra comodità, nel carissimo parcheggio a pagamento adiacente al campeggio nudisti; di fatto è il parcheggio più vicino all'attacco del sentiero che abbiamo intenzione di percorrere e che ci condurrà verso due meravigliose insenature: Vela Luka e Mala Luka.

Lasciata la nostra auto, costeggiamo a piedi, fra pudore e un po' di imbarazzo, il campeggio nudisti, prima di imboccare l'itinerario sempre ben segnalato e senza possibilità di sbagliare. 

Il sentiero non è particolarmente complesso ma occorrono solide calzature in quanto è molto sassoso e insidioso per le vostre caviglie. Noi scegliamo il percorso diretto, di circa 5km, indicato con il numero 9. Se siete abili camminatori potete variare il percorso lungo la panoramica deviazione contrassegnata con i numeri 8-10 (ci è stato descritto un come un po' più tecnico). 

Fra sali-scendi e scorci meravigliosi, tutte le fatiche verranno compensate da scorci meravigliosi e tranquillità, sia durante la passeggiata, sia all'arrivo. Vi attendono belle spiaggette e un mare limpido. Due piccoli baretti completano il comfort ! Il rientro, per noi, avviene lungo la stessa strada ma i più pigri o coloro che volessero godersi qui il tramonto, non devono far altro che concordare con anticipo di farsi venire a prendere all'ora voluta da un taxi boat che, per qualche euro, vi riporterà a Baska.

Si conclude qui il nostro viaggio in Croazia, una nazione che ha saputo sorprenderci e che ci sentiamo vivamente di consigliare. 

Gli Orsetti.

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