LAGO DI COMO IN MOTO

Con la complicità di quattro amici e la possibilità di approfittare di un weekend lungo, organizziamo la prima uscita di mototurismo della stagione, meta: il Lago di Como.

E' la prima volta che veniamo da queste parti e rimarremo stupiti dalla bellezza dei paesaggi, delle ville d'epoca e dalle impressionanti fioriture primaverili. Ma andiamo con ordine...

1° GIORNO: partiamo dalla Liguria in una giornata mite ma poco soleggiata, la tipica 'maccaia', la cappa di umide nubi basse, ci avvolge. Via autostrada raggiungiamo la prima tappa del nostro itinerario: il Monastero di Torba, un piccolo luogo sconosciuto, seppur inserito fra i beni protetti dall'Unesco, e sapientemente curato dal FAI - Fondo per l'Ambiente Italiano (consigliamo a tutti la tessera annuale, per noi un 'mai più senza'). Con la Tessera FAI, l'ingresso è gratuito.

La giornata si intiepidisce con un timido sole, ci godiamo la visita libera alla piccola chiesa, alla torre e ... al ristorante ! 

Dalla provincia di Varese, con le nostre moto, ci spostiamo a quella di Como. 

La permanenza sul Lago di Como inizia con la visita di Villa Carlotta - località Tremezzo - e del suo meraviglioso Giardino Botanico. Parcheggiamo le moto negli stalli prospicenti l'ingresso e lasciamo giubbotti e caschi nei comodissimi armadietti che troviamo vicino alla biglietteria. Riusciamo inoltre ad approfittare dell'ingresso a tariffa ridotta offerta ai soci FAI.

I Giardini di Villa Carlotta in primavera sono stupefacenti: azalee, camelie, tulipani, glicini e mille altri fiori punteggiano con un caleidoscopio di colori tutta la collina adiacente alla Villa d'epoca. La stessa Villa risulta interessante, sono esposti capolavori di Canova, Hayez, e le balconate vista Lago offrono suggestivi scorci. Da vedere !

Da Tremezzo infine ci spostiamo nella zona nord del Lago, a Domaso, dove soggiorneremo per tre notti. La zona nord risulta meno turistica rispetto alle rive del sud, meno comoda ai traghetti e alle località più gettonate. L'abbiamo scelta in quanto più economica ma, a parte questo aspetto, risulta un po' scomoda e non ci sentiamo di consigliarla.

2° GIORNO: Dopo una rigenerante corsetta lungolago (questa zona ha una pista ciclabile che risulta eccellente anche per i podisti) e l'ottima colazione offerta dall'Hotel Vischi (comodo hotel con parcheggio coperto per le moto), ci trasferiamo a Lenno, all'imbarco del traghetto che in circa 30' ci porta sulla sponda orientale del Lago - a Bellagio.

Il clima è molto uggioso e, per la nostra gioia, scoraggia i vacanzieri che possono raggiungere questa meta con una gita in giornata. Bellagio è infatti una delle località più amate del Lago e la ressa turistica può risultare fastidiosa. Ci godiamo una passeggiata nelle viuzze tipiche, stradine che salgono e scendono dalla collina mantenendo sempre la vista sul blu del lago. Tanti ristorantini (molto/troppo turistici) e tanti negozietti di souvenir, insomma Bellagio è un po' la classica trappola per turisti stranieri ma rimane comunque una gradevole meta da non perdere, in particolare fuori stagione.

Rientrati a Lenno, sempre via traghetto, ci incamminiamo per la prossima visita alla Villa del Balbianello, prenotata per tempo attraverso il sito del FAI. L'ingresso ai giardini è libero, mentre per visitare gli interni della villa occorre partecipare alla visita guidata quindi vi consigliamo di organizzarvi con un po' di anticipo altrimenti non troverete posto.

Dall'imbarco di Lenno occorre camminare un bel po' per raggiungere l'ingresso della villa e in parte il percorso è in salita, contate almeno 30' di tempo per arrivare all'appuntamento fissato con la guida. In alternativa potete prendere un taxiboat dal piccolo imbarco ai margini del centro abitato.

L'elegante dimora del XVIII secolo non può non essere inclusa in un itinerario sul Lago, i giardini sono sapientemente curati e sono stati la location nella quale sono stati girati famosissimi film, da Casino Royale a Star Wars. Gli interni, restaurati negli anni '70, ricordano l'avventurosa vita del suo ultimo proprietario, l'estroso Guido Monzino, impreditore, collezionista ed esploratore. 

Da Lenno, stanchi e soddisfatti, rientriamo in hotel a Domaso.

3° GIORNO: Il cielo azzurro ci carica di energie, le moto scalpitano e hanno voglia di partire per il Mototour del Lago. Dopo alcune indecisioni decidiamo di fare il giro in senso orario per non essere controsole e poter avere il lago alla destra durante il tragitto. 

Puntiamo quindi a nord e ci godiamo il paesaggio delle cime ancora innevate. Raggiunto il margine settentrionale pieghiamo verso sud e verso la nostra prima tappa: il paesino di Varenna.

La giornata di sole richiama molte persone che visitano la località in giornata e che si aggiungono ai tanti turisti stranieri. Molto carina 'la passeggiata degli Innamorati' che collega l'imbarcadero con il grazioso centro storico. 



Da Varenna puntiamo verso sud, sulla costa orientale del Lago, per la visita al Museo Guzzi a Mandello del Lario. Qui sono esposti alcuni pezzi storici come la prima motocicletta costruita da Carlo Guzzi nel 1919, il mitico galletto e la straordinaria Otto Cilindri. Interessante la visita guidata da un pensionato, ex-operaio della fabbrica.

A causa di una piccola frana dobbiamo desistere dalla deviazione verso il Santuario del Ghisallo e proseguire verso la statale più classica e trafficatissima che attraversa il centro di Lecco e prosegue per Erba, per poi riabbracciare a Como il lungolago e riportarci a Domaso...siamo bolliti, una doccia, una pizza veloce e subito a nanna...

4° GIORNO: E' ora di riprendere la strada di casa, non prima di una nuova rigenerante corsetta di prima mattina, una colazione top e la visita di Como.

E' un giorno di festa e i turisti a Como non mancano. Approfittiamo di un eccellente servizio di deposito caschi e giacche e, illusi di potercela fare, puntiamo alla biglietteria della funicolare Como - Brunate. Eh no, non è stata una scelta originale... decine e decine di persone sono già in fila e così, dopo un rapido e unanime consulto con il gruppo, decidiamo di desistere.

Ci perdiamo fra le vie dello shopping e visitiamo l'interessante e imponente Duomo, le mura e delle caratteristiche piazzette medievali. Ci attardiamo per un comodo pranzetto e poi, via autostrada, facciamo rientro a casa.

Un tour ben calibrato, è mancata la possibilità di vedere il Lago dall'alto (sia dal Ghisallo, sia da Brunate) ma ci possiamo definire molto soddisfatti.


Alla prossima, stay tuned !

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